della Dott.ssa Margherita Piantadosi, Laurea in Giurisprudenza, Funzionario Dipendente Azienda Sanitaria Locale
Abstract
La riforma della PAC, nel disciplinare i regimi di supporto al comparto agro-alimentare, ha previsto la concessione di benefici agli agricoltori, subordinandoli a determinate “condizioni” (c.d. “Condizionalità”).
Gli Organismi Pagatori (OP) regionali e nazionali hanno il compito di gestire e controllare le spese e di controllare il rispetto delle “condizioni” stabilite.
Nel nostro Paese è Agea il principale OP dell’agricoltura italiana.
Oltre a pagare gli aiuti per i regimi gestiti a livello nazionale per tutte le regioni, Agea è l’OP per le regioni che ne sono prive e gestisce i finanziamenti destinati a supportare il settore agricolo, garantendo la sostenibilità economica, ambientale e sociale delle attività produttive.
Il pagamento degli aiuti alle imprese agricole presuppone il rispetto, oltre che dei Criteri di gestione Obbligatori (CGO) per la Condizionalità, anche dei flussi dati previsti.
Agea a sua volta, tramite Agea Coordinamento, assicura il flusso di risorse dalla UE all’Italia ed il coordinamento degli aiuti.
I controlli previsti ed effettuati dagli OP possono rilevare non conformità e irregolarità da parte delle imprese agricole.
A loro volta dette non conformità e irregolarità possono comportare la revoca totale degli aiuti diretti o una loro riduzione parziale, di entità
variabile, a seconda del tipo di violazione e del comportamento rilevato (negligente o doloso).
Il percorso dei fondi Pac dall’Unione Europea agli agricoltori è articolato e soggetto a controlli meticolosi per garantire la trasparenza e l’uso corretto delle risorse.
E’ essenziale per le imprese agricole che vengano seguite scrupolosamente le normative e le Buone Prassi previste dalla UE, garantendo che le loro attività siano sempre conformi ai requisiti richiesti per l’accesso agli aiuti.
Keywords : PAC, Organismo Pagatore, Condizionalità, SIAN, Aiuti in agricoltura, CGO, irregolarità, non conformità.
1. Introduzione
L’Unione Europea (UE), con l’approvazione nel 2003 della riforma della Politica Agricola Comune (PAC), ha apportato modifiche sostanziali alla regolamentazione e alle modalità di supporto del comparto agroalimentare europeo. La riforma individua una serie di obiettivi generali e prevede diversi strumenti di attuazione quali: l’introduzione del “pagamento unico per azienda” indipendentemente dalla produzione (principio del disaccoppiamento), la riduzione progressiva del complesso degli aiuti della PAC (principio della modulazione) e, soprattutto, la concessione degli aiuti agli imprenditori agricoli subordinata al rispetto di determinati Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) in materia di protezione dell’ambiente, benessere animale, sanità pubblica (sostegno condizionato o principio di Condizionalità). In particolare il Regolamento (CE) 1782/2003, attraverso il principio di condizionalità, sancisce che ogni imprenditore agricolo che intenda beneficiare di pagamenti diretti sia tenuto al rispetto dei CGO. Ai CGO corrispondono settori omogenei: ambiente, sanità pubblica, salute degli animali, salute delle piante, igiene e benessere degli animali, buone condizioni agronomiche. Il citato Regolamento, congiuntamente al successivo Regolamento (CE) 796/2004, definisce inoltre i principi di organizzazione dei controlli atti a verificare il rispetto dei CGO (regime sanzionatorio). Tali norme sottolineano come i controlli debbano essere proporzionati, obiettivi e graduali e come le eventuali infrazioni, oltre ad essere chiaramente individuabili base ad indicatori oggettivi, siano sanzionate secondo criteri di trasparenza e di proporzionalità. Il mancato rispetto dei CGO può comportare la revoca totale degli aiuti diretti o una loro riduzione parziale, di entità variabile, a seconda del tipo di violazione (“non conformità”) e del comportamento rilevato (negligente o doloso).
2. Regione Campania: gli aiuti di stato per le Imprese Agricole
Gli aiuti di stato all’agricoltura rappresentano uno degli strumenti principali con cui la Regione Campania sostiene il settore agricolo per incentivare la competitività, la sostenibilità e la qualità delle produzioni locali.
Questi aiuti provengono sia dallo Stato Italiano che dall’Unione Europea e sono destinati a diverse finalità, tra cui il miglioramento delle tecniche agricole, la gestione delle risorse naturali, la promozione della biodiversità. Tuttavia, per beneficiare di tali fondi, le imprese agricole devono soddisfare una serie di requisiti formali e sostanziali stabiliti dalla normativa nazionale ed europea, con la supervisione ed il controllo degli Organismi Pagatori (OP) regionali o nazionale (AGEA). In Regione Campania l’Organismo Pagatore è stato istituito solo recentemente con la nomina del neo commissario straordinario dell’Agenzia regionale per i pagamenti in Agricoltura della Campania (Ageac), Michele Chiara, nominato dal Presidente De Luca con decreto n. 6 del 27 gennaio scorso. Una volta operativo, l’ente strumentale della Regione Campania svolgerà le funzioni di Organismo pagatore degli aiuti che l’Ue eroga al settore primario.
3. Pagamenti Pac e flusso dei dati
- Iscrizione al registro delle Imprese
Un requisito fondamentale per l’ammissione agli aiuti di stato è l’iscrizione dell’impresa agricola al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. L’impresa deve essere formalmente riconosciuta come azienda agricola attiva e operante nel settore, con l’indicazione delle specifiche attività agricole esercitate, come la coltivazione dei terreni o l’allevamento di bestiame. La registrazione garantisce la legittimità dell’impresa e la sua idoneità a ricevere i fondi destinati all’agricoltura.
- Dichiarazione di Superfice Agricola Utilizzata (SAU)
Un altro requisito indispensabile riguarda la SAU che deve essere dichiarata annualmente dall’impresa agricola. La superfice deve essere certificata attraverso la dichiarazione PAC con la quale viene determinato l’ammontare dei fondi spettanti.
- Conformità alle Normative Ambientali e Fiscali
Un altro requisito fondamentale per l’accesso agli aiuti di stato è la conformità alle normative ambientali e fiscali in vigore. Le imprese agricole devono rispettare le leggi ambientali riguardanti la protezione del suolo, la gestione dell’acqua e l’uso di pesticidi e fertilizzanti. Inoltre è necessario che l’impresa sia in regola con gli obblighi fiscali e contributivi: la regolarità contributiva e la presentazione delle dichiarazioni fiscali sono aspetti imprescindibili per poter accede agli aiuti.
- Rispetto dei Requisiti di Agricoltura Sostenibile
La PAC ha come obiettivo principale la promozione di un’agricoltura sostenibile, che rispetti gli equilibri ecologici e contribuisca al contrasto del cambiamento climatico. Le imprese agricole in Campania devono dunque rispettare i criteri di sostenibilità ambientale, come la difesa della biodiversità, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’uso razionale dell’acqua. Inoltre le aziende che adottano pratiche agricole biologiche o che seguono i regolamenti di condizionalità ambientale per la gestione delle terre, possono beneficiare di aiuti speciali per incentivare ulteriormente tali pratiche.
- Presentazione delle Domande di Sostegno
Per poter accedere agli aiuti di stato, gli agricoltori devono presentare specifiche domande di sostegno. Le domande devono essere complete e corrette, contenere tutti i dati richiesti e rispettare i tempi di presentazione stabiliti annualmente. Tutti i dati vengono comunicati ai Centri di Assistenza Agricola (Caa), che fungono da tramite tra l’agricoltore e gli organismi pagatori, quei soggetti cioè che controllano la correttezza delle attività svolte dall’agricoltore ed erogano il denaro. In Campania le domande vengono gestite attraverso il Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), una piattaforma digitale che consente l’invio e la gestione delle domande e dove è possibile monitorare i vari stadi dell’erogazione dei fondi.
- Controlli e Verifiche da parte degli Organismi Pagatori (OP)
Come avvengono i controlli sui beneficiari degli aiuti a capo e superficie nel quadro normativo e finanziario del Piano Strategico della Pac 2023-2027 e secondo quali norme vengono condotti è uno dei temi affrontati dal “Decreto sugli obblighi di condizionalità che i beneficiari dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale sono tenuti a rispettare per poter percepire i contributi della Politica Agricola Comune (Pac)” del 9 marzo 2023, sulla scorta dell’intesa della Conferenza Stato Regioni del 2 marzo 2023, e ultimamente dal DM 28 giugno 2024 n. 289235 che disciplina l’attuazione del Reg. (UE) 2024/1468, relativo alla semplificazione della PAC.
Gli OP sono incaricati di effettuare una serie di verifiche amministrative e tecniche per accertarsi che le domande di aiuto siano conformi alla normativa vigente.
In caso di discrepanze o irregolarità, l’impresa agricola può essere sottoposta a ispezioni sul campo e, in casi estremi, può essere esclusa dal beneficio degli aiuti.
- Organismi Pagatori (OP)
Sono questi i soggetti che si occupano di controllare che gli agricoltori abbiano seguito correttamente le norme. Tutti i dati sono poi inviati ad Agea Coordinamento, che è il soggetto incaricato di interfacciarsi con la Commissione Europea, la quale in questo modo ha a disposizione una fotografia aggiornata dell’agricoltura italiana. La Commissione Ue usa questi dati per valutare le performance del nostro Paese e valutare se sono in linea con gli obiettivi comunitari.
4. Pagamenti Pac e flusso dei soldi
Il flusso dei soldi è inverso rispetto a quello dei dati. La Commissione Europea, ricevuti i dati da Agea Coordinamento, trasferisce i fondi verso gli organismi pagatori nazionali e regionali, che, a loro volta, controllata la correttezza dell’operato degli agricoltori, pagano gli anticipi e i saldi.
Ad esempio, in autunno gli organismi pagatori regionali procedono con l’erogazione degli anticipi. Tali pagamenti dipendono dalla verifica delle domande presentate dagli agricoltori, dai controlli incrociati (ad esempio con il fascicolo aziendale e il Piano Colturale Grafico) e dalle verifiche eseguite con il sistema satellitare Ams (Area Monitoring System).
Una volta fatti tutti i controlli, gli organismi pagatori regionali procedono all’erogazione dei fondi direttamente agli agricoltori, che ricevono il pagamento sui conti correnti dichiarati. Lo stesso meccanismo vale per i saldi.
Non sono dunque la Commissione o Agea Coordinamento che effettuano i controlli o versano i fondi alle aziende, ma sono gli organismi pagatori regionali, che tuttavia devono rispettare le norme del Primo pilastro della Pac (i pagamenti diretti) e quelle dei Complementi per lo Sviluppo Rurale, il Secondo pilastro. È chiaro dunque che l’agricoltore si trova davanti ad una architettura multilivello, in cui ogni soggetto ha un certo grado di autonomia, ma il cui operato è vincolato dalle decisioni prese ad un livello superiore.
5. Non conformità o irregolarità riscontrate
In caso di non conformità o irregolarità da parte dell’impresa agricola, le conseguenze possono essere varie:
- Restituzione dei fondi percepiti in modo indebito
- Sanzioni amministrative e penali
- Esclusione da futuri fondi comunitari e nazionali
- Perdita di credibilità professionale
- Compromissione delle opportunità di crescita e innovazione per l’impresa
- Implicazioni per la Politica Agricola Regionale.
6. Conclusioni
Il percorso dei fondi Pac dall’Unione Europea agli agricoltori è articolato e soggetto a controlli meticolosi per garantire la trasparenza e l’uso corretto delle risorse. Grazie agli organismi pagatori e ai sistemi di monitoraggio avanzati, la Pac riesce a sostenere milioni di agricoltori europei, cercando di bilanciare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e controllo delle risorse pubbliche.
Tuttavia le sfide non mancano : la corretta comunicazione tra i vari enti e l’adozione di strumenti digitali sempre più avanzati saranno fondamentali per migliorare l’efficacia e l’efficienza della Pac nei prossimi anni.
È essenziale per le imprese agricole che vengano seguite scrupolosamente le normative e le Buone Prassi previste dalla UE, garantendo che le loro attività siano sempre conformi ai requisiti richiesti per l’accesso agli aiuti.